Privilegio Sociale

Giovanni Esposito
20 Gennaio 2023

Il privilegio sociale, vantaggio per molti o svantaggio per pochi?

Molto spesso sentiamo parlare di privilegio in considerazione del possesso di una caratteristica di una persona, nel caso in cui questa risulti essere anche una caratteristica della maggioranza. Ma se è una caratteristica posseduta da una maggioranza, che senso ha che si parli effettivamente di privilegio? E come è possibile che si parli di privilegio se quella caratteristica di una maggioranza non da di per se un vantaggio rispetto agli altri, essendo la caratteristica più diffusa?

Per capire tutto questo dobbiamo andare a capire cosa intendiamo come privilegio. Secondo il vocabolario treccani possiamo intendere come privilegio un atto che attribuisce a un soggetto, o ad una categoria di soggetti, una posizione più favorevole di quella della generalità degli altri soggetti. In questo caso però il privilegio non è inteso in maniera letterale in questo senso, ma andiamo a parlare di privilegio sociale intendendolo come un vantaggio dato in base alla classe sociale, età, nazionalità, orientamento sessuale, disabilità, aspetto fisico (inteso rispetto agli standard sociali, quindi troppo basso/a, troppo grasso/a rispetto agli standard sociali) e cosi via.

In questo caso la differenza è data dal fatto che queste forme di privilegio sono garantite dalla struttura di potere all’interno della società, contrariamente al modo in cui le stesse strutture diventano invece una forma di oppressione per gli altri.

Questo vuol dire che una persona ad esempio bianca non avrà necessariamente “una vita migliore” di una persona non bianca, non è detto che questa non possa essere comunque discriminata per altre ragioni che non sono forma di discriminazioni per la persona non bianca, ma questo vuol dire che quella persona, soprattutto in una società occidentale come la nostra, non verrà mai discriminata in quanto bianca, appunto perché appartenente alla maggioranza.

Questo può essere declinato ovviamente a tutti gli aspetti legati ad una minoranza, ad esempio in una società in cui essere “abili” è la normalità, questi avranno un vantaggio rispetto alle persone disabili in quanto la società è costruita su quello standard di abilità e crea una serie di ostacoli (sociali e non) per chi non rientra in quello standard. Anche l’eterosessualità in quanto tale può essere una forma di privilegio proprio perchè in una società eteronormativa[1], ciò che si discosta da quello standard può trovare un opposizione per cui ad esempio può succedere che una persona omosessuale subisca una forma di discriminazione come il caso in cui una coppia dello stesso sesso potrà vedersi rifiutato di andare in affitto in una casa per dei preconcetti omofobi del proprietario, cosa che non accadrebbe mai ad un eterosessuale. In questo caso è l’esistenza stessa dell’omofobia a spiegare questa situazione in quanto nel nostro esempio l’unica caratteristica che cambia tra le due coppie è l’orientamento sessuale e, quindi, la composizione della coppia.

Per comprendere però a pieno questo concetto, dovremmo affrontare il tema dell’intersezionalità, argomento che possiamo approfondire in un’altra sede per la vastità che ha, ma di cui possiamo intanto anticipare qualcosa. Questa identifica infatti le varie caratteristiche che si configurano come un vantaggio o uno svantaggio per il soggetto e questi fattori possono intersecarsi creando una combinazione di discriminazioni per cui ad esempio una donna nera potrà subire discriminazione sia in quanto donna che in quanto persona nera.

Tutto questo ragionamento ci serve però per capire che nel momento in cui viene detto ad una persona che questa ha un privilegio, non si vuole andare ad attaccare una persona in quanto causa dello svantaggio degli altri, si vuole far riflettere sul fatto che la società in cui viviamo è di per se composta da delle strutture che inevitabilmente creano una differenza in capo alle persone che vivono nella società, in base a delle caratteristiche che sono nella stragrande maggioranza dei casi imprescindibili dalla volontà delle persone. Affermare che una persona sia privilegiata non vuol dire che quella persona nella vita sia avvantaggiata a prescindere rispetto ad un’altra, ma vuol dire che quella persona non verrà mai discriminata per quel fattore che è però una possibile causa di discriminazione per l’altra persona che ne è titolare.

È questo poi uno dei motivi per cui è importante comprendere il punto dell’intersezionalità, comprendendo quindi come ci sia un’unione di caratteristiche che creano discriminazione e capendo che una persona può avere l’influsso di uno o più fattori che possono andare quindi a sommarsi.

 

Lorenzo De Saro

Credit Foto:  Le foto sono dei rispettivi proprietari, per uso libero e provenienti dalle piattaforme Pixabay e Freepik

 

Fonti:

privilègio in Vocabolario - Treccani
intersezionalità - Intersectionality - abcdef.wiki

Privilegio sociale - Social privilege - abcdef.wiki

"Discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere": il questionario promosso dalla rete READY - aTerranuova.it

Esclusione degli associati #61 (noiverona.com)


 

[1] L’eteronormatività è un termine utilizzate per indicare una cultura che presuppone l’eterosessualità come norma.

 

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