Coronavirus, riscoperta della socialità all’aperto e zoonosi

Giovanni Esposito
20 Gennaio 2023

Tra la riscoperta dell’ambiente e necessità di una maggiore attenzione verso di esso.

Abbiamo già parlato in abbondanza di come il covid abbia caratterizzato una serie di cambiamenti nella vita delle persone sia da un punto di vista economico che sociale. Il lockdown è infatti stato fortemente impattante per le persone che si sono ritrovate chiuse in casa senza poter vivere quegli aspetti legati alla natura che prima si davano quasi per scontato.

Con la pandemia, infatti, si è in parte riscoperta la necessità di vivere la natura, per quanto questa dovesse avvenire in linea con le direttive sugli spostamenti quando vi erano ancora le limitazioni legate ad esempio ai comuni, o le direttive sanitarie legate ad esempio al distanziamento sociale. È importante poi evidenziare poi come nel periodo pandemico ci sia stato un grande problema relativo al fermo della filiera relativa al legame tra comunità e aree protette, oltre che legato allo sviluppo sostenibile.

Si è capita parzialmente la necessità di stare in mezzo alla natura che, come dimostrato da numerosi studi, aiuta a rigenerare corpo e mente, ad esempio, stimolando il sistema immunitario. Questa necessità deve però fare i conti con la realtà tragica che stiamo vivendo a livello ambientale. Nei mesi di completa chiusura abbiamo assistito alla mitigazione degli effetti dell’uomo sulla natura; infatti, ricordiamo l’aumento degli animali o del verde in zone cittadine in cui di solito non vi erano più, basti pensare al ritorno dei pesci nei canali di Venezia.

Il rischio per cui il tema di sostenibilità ambientale venga messo troppo in secondo piano rispetto all’urgenza di fronteggiare la crisi è alto e intano non ci accorgiamo di come, secondo diversi studi, passeggiare nelle città sia diventato quasi deleterio a causa degli alti livelli di inquinamento che aumentano, portando tra le altre cose anche all’insorgenza di malattie. Ovviamente l’incidenza di questi danni è superiore per chi si muove in auto o nei bus, trovandosi costretti nei luoghi trafficati, mentre la persona a piedi o in bici può muoversi scegliendo liberamente il percorso da seguire e ottenendo comunque i benefici legati alla passeggiata di per se, rimane comunque a mio parere imbarazzante come l’80% delle città monitorate abbia un livello di inquinamento medio superiore ai limiti (dati derivanti dallo studio del 2008 dell’organizzane mondiale della sanità).

La troppo poca attenzione rispetto a questi aspetti è poi a mio parere ancora più assurda nel momento in cui siamo reduci dalla pandemia del covid. L’inquinamento e il cambiamento climatico, infatti, sono e saranno causa dell’insorgere di numerose malattie a causa di fenomeni di zoonosi dovuti ai cambiamenti comportati da questa tragica situazione.

Per capire questo dobbiamo innanzitutto capire come una malattia si trasferisce da un animale ad un altro. Ci sono delle malattie che infatti possono passare tra animali appartenenti alla stessa specie, senza poter però contagiare altre specie. Ci sono poi delle situazioni per cui la malattia riesce a fare il salto di specie, riuscendo così a passare da una specie animale all’altra, compreso l’uomo. Qui andiamo quindi a capire cosa è la zoonosi, che possiamo definire molto semplicisticamente come una malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali all’uomo. Il fenomeno opposto, ossia dall’uomo agli animali, è invece chiamato antroponosi. Non scenderò ulteriormente nei dettagli legati a questi fenomeni in quanto renderei il discorso più complesso di quanto non sia, quindi, per ora mi limito ad accennare come questo fenomeno possa avvenire in via diretta o indiretta e che può svilupparsi attraverso batteri, parassiti, per via virale e in altri modi ancora.

La zoonosi di per sé è un fenomeno naturale con cui la specie umana ha sempre convissuto e che ha provocato negli anni vere e proprie pandemie come quella relativa all’ebola, alla rabia, all’influenza aviaria e allo stesso virus dell’HIV di cui avremo modo di parlare. Se questo avviene quindi a prescindere in maniera naturale, che senso a parlare dell’intervento umano? Il fatto che un evento avvenga in maniera spontanea, infatti, non indica che l’uomo non possa mettersi in mezzo e peggiorare una situazione già complessa. Mediante il cambiamento climatico, infatti, vengono determinate delle variazioni dei fattori ambientali come la temperatura e i livelli di anidride carbonica che hanno innescato il cambiamento delle comunità naturali creando nuovi equilibri, modificando l’evoluzione adattiva di diverse specie, sulla loro biogeografia e sull’incidenza delle malattie. Detto in maniera più semplice, il cambiamento climatico ha portato allo spostamento degli animali dai loro habitat di origine, portando ad un cambiamento degli equilibri e ad una diffusione maggiore di malattie.

Il punto di questo discorso è rendersi conto dell’incidenza del fattore umano nella natura e di quanto stiamo effettivamente creando danni enormi. Trovo inaccettabile chiudere gli occhi e far finta di nulla dicendo che questi fenomeni sono naturali, quando l’uomo sta portando al limite il il mondo in cui vive. Lo stesso ragionamento lo possiamo fare su chi nega lo stesso cambiamento climatico affermando come ci siano cambiamenti ciclici nelle temperature, dimenticandosi ipocritamente però che questi cicli si svolgono per natura in migliaia di anni e non in un secolo come quanto successo dalle rivoluzioni industriali in poi. Siamo ad un punto di non ritorno per cui si deve decidere se agire in maniera piuttosto drastica o se rimanere nell’inerzia, aspettando un punto di non ritorno che sembra essere più vicino di quanto si speri.

Lorenzo De Saro

Credit Foto:  Le foto sono dei rispettivi proprietari, per uso libero e provenienti dalle piattaforme Pixabay e Freepik

 

Bibliografia

Zoonosi e cambiamenti ambientali - different (thedifferentgroup.com)

Lorenzo De Saro

Credit Foto:  Le foto sono dei rispettivi proprietari, per uso libero e provenienti dalle piattaforme Pixabay e Freepik

Dona ora

Iscriviti alla Newsletter
Facebook
Twitter

2020 - Le Mille e Una Notte Cooperativa sociale. Tutti i diritti riservati. P.IVA: 05183141000
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram
Copy link
Powered by Social Snap