Il festival è nato da un’idea di un gruppo di sognatori pervicaci (operatori culturali, critici letterari, scrittori, scienziati, fotografi, bibliotecari, critici d’arte), aiutati dalla generosità della gente di Nazzano, da contributi di amici, da chi ama i libri e da tutte le persone che credono nella bellezza e nell’utilità della conoscenza delle letterature, delle scienze e delle arti.
Un Fiume di Storie si svolge a Nazzano, paese di confine tra province diverse (Roma, Rieti, Viterbo), a picco sul Tevere, sull’orlo della Sabina e di fronte al virgiliano Soratte, oggi “frontiera” dove si intrecciano tra loro esperienze e culture diverse. La corrente di tutte le storie ci trascina verso un “senso” possibile delle nostre esistenze, perciò è necessario che ci sia qualcuno a raccontarle e altri ad ascoltarle. Raccontare per custodire nella memoria, ma non basta ricordare, occorre capire. Dunque abbiamo bisogno di tutti i linguaggi - letteratura, scienze, filosofia, teatro, cinema, pittura, musica – che ci aiutino a decifrare la complessità del reale. Alcuni affabulatori, artisti e scienziati ci racconteranno storie in cui riconoscere almeno una parte del nostro destino.
Ogni anno, per avvicinare le giovani generazioni a tutte le forme d’arte, Un Fiume di Storie coinvolge le scuole dell'infanzia, le classi primarie e secondarie di diversi paesi della Valle del Tevere con un concorso letterario parte integrante del Festival.
Progetto finanziato con la legge regionale 21 ottobre 2008, n. 16 - Avviso pubblico "IO LEGGO"