Salve sono Marina P. , ho 58 anni, sono nata e vivo a Roma, da circa 10 mesi sono dipendente della Cooperativa "Mille e una Notte" in qualità di Tecnico Socio Sanitario e Operatore per l'Autonomia e la Comunicazione.

Ho deciso di raccontarvi le mie esperienze lavorative in quanto la vita giorno dopo giorno continua a stupirmi. Ebbene si, nonostante la mia età quasi pensionabile, ci sono ancora aziende come la "Mille e Una Notte" che ti danno la possibilità di rimetterti in gioco nel mondo lavorativo.

I primi quattro mesi, sono stata inserita nelle assistenze domiciliari SAISA-SAISH, in questo percorso lavorativo sono stata supportata dalla mia Coordinatrice Roberta, dal Responsabile delle Risorse Umane Simone, dal Help Desk Tiziano e da Stefano della Segreteria.

Tutte queste persone nelle loro figure mi hanno dato molto più di quello che pensavo di ottenere, sia sotto l'aspetto umano, lavorativo che professionale.

Questo team inoltre, mi ha dato la possibilità di prendermi delle soddisfazioni personali, dandomi una leva motivazionale molto importante, in quanto la mia figura professionale è stata sempre offuscata dal personale medico ed infermieristico che ci etichettano come colf, badanti o babysitter, nulla togliere ai suddetti mestieri, ma credo che una OSS diplomata abbia un profilo sanitario da non sottovalutare.

Grazie a questo percorso lavorativo nella Cooperativa "Mille e Una Notte" che opera in una città multietnica come Roma, ho avuto la possibilità di confrontarmi e di capire che non serve studiare tutte le culture del mondo, bensì basta entrare nelle case degli utenti, in punta di piedi e soprattutto con molto RISPETTO della loro cultura, e di liberarsi di tutti i pregiudizi di cui siamo tanto legati.

Tra le varie assistenze domiciliari, ho incontrato il mio maestro di vita, un bambino di 10 anni disabile di origini Peruviane, vive da solo con la mamma senza una rete famigliare e con mille difficoltà, che non sono qui ad elencare, di tutto ciò mi ha colpito la loro dignità, sia la mamma che il piccolo non si lamentano mai, sono molto religiosi, ringraziano sempre il Signore, per tutto quello che hanno.

Il piccolo grande uomo, ride sempre anche quando gli tolgo la protesi per lavarlo e mettergli la cremina, è solare, mi prende in giro e mi chiama in continuazione Marina, Marina, Marina, gli piace giocare a nascondino. Il sabato facciamo i compiti della scuola, come premio per averli terminati, cuciniamo insieme, mi insegna le ricette Peruviane con tutti i nomi in spagnolo.

Un giorno con la temperatura invernale mi ha fatto commuovere, sono arrivata da lui infreddolita, mi ha offerto una bevanda calda che gli aveva preparato la mamma, un mix di quinoa con mela, cannella e zenzero, era buonissima e dicendomi che dovevo mangiare cibo sano e bere molto, la mia salute era molto importante non dovevo ammalarmi, poi mi disse ridendo:" come fa Ciccio Messere (mio marito) Feffo (mio figlio) e noi senza di te?"

Questo è il senso del mio lavoro.

Sono molto felice di essere riuscita a creare questo ponte di scambio culturale, che mi ha permesso di essere accettata, considerata e rispettata.

Dimenticavo di dirvi che da circa sette mesi Lavoro nelle scuole primarie e secondarie come Operatore

Educativo per l'Autonomia e la Comunicazione, questo sempre grazie alla mia Coordinatrice, che un giorno gli ho manifestato il desiderio di lavorare nelle scuole, LEI Ml HA ASCOLTATA e cosi come Simone mi ha selezionata per fare il corso di CAA che ho completato un mese fa.

Mi ritengo una donna molto fortunata, la vita continua a sorprendermi, l'incontro con questa Cooperativa, che mi ha dimostrato fiducia ed impegno nel darmi l'opportunità di lavorare con loro e mostrarmi che con la volontà e l'impegno in poco tempo si possono imparare molte cose. Grazie