AIDS e HIV, tra storia e falsi miti

Giovanni Esposito
24 Gennaio 2023

AIDS e HIV

Abbiamo già parlato in generale delle malattie sessualmente trasmissibili, ma trovo interessante parlare di una delle malattie su cui c’è maggiore confusione e disinformazione, ossia l’AIDS.

Partiamo dalle basi cercando di risolvere la confusione di termini presente tra HIV e AIDS. L’HIV, o virus dell’immunodeficienza umana (human immunodeficency virus), è per l'appunto un virus che attacca i globuli bianchi, essenziali per le risposte immunitarie dell’organismo. L’AIDS, o sindrome da immunodeficienza acquisita (acquired immune deficency syndrome), invece è la sindrome causata dallo stadio clinico avanzato dell’infezione da HIV. Questa sindrome si sviluppa quindi nel caso in cui non venga trattato adeguatamente e tempestivamente l’HIV.

Dietro questa malattia vi è una forte paura data anche dal passato oscuro che ricorda. Inizialmente questa era infatti associata alla comunità LGBTQIA+[1], tanto che fù soprannominata “gay related immune deficiency”, a causa del fatto che, soprattutto in passato e nella comunità gay, vi fosse un maggior numero di rapporti non protetti (per via dell’idea sbagliata che i contraccettivi servissero solo per evitare gravidanze) e di rapporti anali mediante i quali risulta più facile la trasmissione del virus. Questo fenomeno portò a limitare le ricerche in questo campo e ad aumentare lo stigma[2] verso la comunità gay.

Degno di nota anche l’aiuto della comunità lesbica nelle donazioni di sangue per i soggetti affetti da AIDS durante i numerosissimi contagi avvenuti nel periodo di crisi sanitaria da HIV degli anni 80, nonchè il motivo per cui la L di lesbiche è la prima lettera dell’acronimo LGBTQIA+.

Come anticipato in altre sezioni, questa malattia si può trasmettere unicamente tramite rapporti sessuali non protetti, contatto con sangue, trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno. Andiamo cosi a sfatare il mito per cui i positivi sono appestati da evitare, infatti la trasmissione non può avvenire mediante condivisione di spazi o cibi, nemmeno mediante abbracci o persino baci in quanto la saliva non è uno dei fluidi corporei che permettono la trasmissione del virus, a meno che non ci siano ferite interne alla bocca per cui si potrebbe entrare a contatto con il sangue infetto. Allo stesso modo utilizzare strumenti che entrano a contatto con il sangue, come aghi infetti eccetera, comportano il rischio di contagio.

Men holding red ribbons. Conceptual awareness. HIV. World AIDS Day and World Sexual Health Day.

È pero importante ricordare come il sesso non sia l’unica modalità di trasmissione mediante rapporto fisico in quanto, anche se meno probabile, anche ad esempio il sesso orale comporta un rischio di trasmissione, soprattutto nel caso in cui ci siano ferite in bocca o sui genitali. È poi opportuno sottolineare che interrompere un rapporto prima dell’eiaculazione non sia sinonimo di sicurezza in quanto anche il liquido pre-spermatico può veicolare il virus, come anche le secrezioni vaginali, quindi intendiamo rapporti orali in entrambi i sensi.

È fondamentale specificare però che i sintomi di questa malattia non sono necessariamente immediatamente visibili, infatti spesso potrebbero comparire anche dopo anni, per cui è importante fare dei controlli in caso di rapporti non protetti, anche in assenza di sintomi.

Dobbiamo però necessariamente dire come sia possibile effettuare una terapia antiretrovirale[3] per cui, anche se ad oggi non esiste ancora una cura definitiva per l’infezione da HIV, grazie a questo trattamento l’aspettativa di vita di una persona affetta è ormai sovrapponibile a quello di una persona sana. Oltre a questo, la terapia permette poi di ridurre il rischio di trasmissione tra partner per via sessuale ed il rischio di trasmissione da madre a neonato durante gravidanza e parto. I farmaci antiretrovirali non possono però eliminare l’HIV dall’organismo, ma ne bloccano la moltiplicazione e la diffusione, infatti questa terapia deve essere seguita per tutta la vita del soggetto.

Come detto la terapia può infatti ridurre il rischio di trasmissione e si può applicare principalmente come trattamento come prevenzione, come PREP (profilassi pre-esposizione) e come PEP (profilassi post esposizione)[4]. Molti studi su coppie discordanti per HIV (quindi composte da un partner infetto e uno non) ci hanno poi dimostrato come il mantenimento di una carica virale non rilevabile sia associata ad una non trasmissibilità mediante rapporti sessuali in base alla formula U=U (undetectable=untrasmittable), ossia non rilevabile= non trasmissibile.

Questo è fondamentale da ricordare in quanto i soggetti positivi vivono spesso una forma di esclusione sociale, molto spesso vengono infatti visti come appestati per cui un solo abbraccio può significare positività. La ragione di questa credenza è data dall’ignoranza, che in parte si cerca di colmare grazie a questo articolo, riguardo ad una malattia di cui si sente sempre parlare ma di cui non si sa abbastanza. Concludo in fine dicendo che, come per molte altre malattie sessualmente trasmissibili, ci sono dei test che si possono fare anche a casa in maniera molto semplice e molto spesso gratuita, specificatamente infatti il test per l’HIV si può acquistare in farmacia ad una trentina di euro e funziona come un test per il covid, con la differenza che questo richiede una goccia di sangue ed una puntura dello stesso fastidio di quella di una zanzara.

 

Lorenzo De Saro

Credit Foto:  Le foto sono dei rispettivi proprietari, per uso libero e provenienti dalle piattaforme Pixabay e Freepik

 

Fonti e approffondimenti:

Strade - L'Aids, i gay e la ricerca scientifica: una storia di diritti e pregiudizi (stradeonline.it)

Aids, fasi della malattia, vie di trasmissione, test, trasmissione, prevenzione

Cos'è l'Aids (salute.gov.it)

AIDS e Virus HIV (humanitas.it)

Vie di trasmissione - Aids/HIV

Terapia antiretrovirale combinata: di cosa si tratta - ISSalute
Ormai non ci si ammala più di AIDS? (issalute.it)

https://www.my-personaltrainer.it/2020/11/30/world-aids-day-orig.jpeg

 

Lorenzo De Saro

Credit Foto:  Le foto sono dei rispettivi proprietari, per uso libero e provenienti dalle piattaforme Pixabay e Freepik

 


[1] LGBTQIA+ è un acronimo che indica chiunque non sia eterosessuale e cisgender ed indica in ordine le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersessuali, asessuali e un + per includere le atre realtà come i pansessuali, gli aroace ecc.

[2] Con stigma, riportando il vocabolario treccani, intendiamo l’attribuzione di qualità negative a una persona o a un gruppo di persone, soprattutto rivolta alla loro condizione sociale e reputazione.

[3] Le terapie antiretrovirali sono le terapie verso i virus che appartengono alla famiglia dei retrovirus, come appunto l’HIV

[4] Con sigle come prep, pep o altre, indichiamo la terapia da seguire per contrasstare l’hiv, differenziandosi rispetto ai momenti in cui questa viene fatte, se prima per ridurre il rischio di infezioni future, dopo ad esempio in caso di rottura del preservativo con un partner a rischio ecc.

 

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