La nascita del tapiro "Staffello" al Bioparco

redazione
13 Dicembre 2016

0ac657cc-023e-4064-849d-1b09f75ae0e4 Il 20 e 27 novembre scorso e domenica 4 dicembre le nostre guide ed esperti hanno raccontato la nascita di un piccolo di tapiro, coinvolgendo visitatori, famiglie ma soprattutto i bambini facendogli scoprire gli enigmi legati al tapiro sudamericano appena nato al Bioparco.

Infatti il 12 ottobre 2016 è nato un esemplare maschio di tapiro sudamericano (Tapirus terrestris) al Bioparco di Roma. Il papa Josè ha 11 anni ed è nato al Bioparco nel maggio del 2005 mentre la mamma, Elizabeth, è nata nel 2010 allo Zoo di Paignton, in Inghilterra. In famiglia è presente anche John, un giovane maschio nato al Bioparco nel mese di agosto del 2015 dalla stessa coppia di genitori.

Il neonato si chiama Staffello, in onore di Valerio Staffelli, inviato e noto dispensatore di “tapiri d’oro” del programma televisivo satirico Striscia la notizia.

Eccovi il link della puntata https://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/benvenuto-staffello_664028.html

Tutti i componenti della famiglia sono individui alquanto tranquilli, mostrandosi pacati e docili, sia con gli altri coinquilini dell’exhibit (nello stesso recinto convivono nandù e mara*), sia con i keeper che li curano. Mamma Elizabeth è altresì piuttosto riservata, quasi schiva.

Tanto il piccolo Staffello, quanto i suoi genitori, si fanno vedere assai poco nel recinto esterno… perché? I tapiri sono animali con abitudini crepuscolari-notturne e quindi più attivi nel pomeriggio e alla sera. Per di più, durante la stagione fredda, a causa delle basse temperature, escono molto poco nell’area esterna. In estate vanno spesso in acqua, sia per defecare, sia per rinfrescarsi, ma nel corso dell’inverno entrano invece in acqua esclusivamente per fare i loro bisogni e vi stazionano più a lungo solo quando questa si è ben riscaldata (quindi nelle giornate autunnali o invernali più calde). Fanno i bisogni in acqua per coprire il forte odore che le loro feci emanano (in natura si nascondono così dai predatori) e quindi non vi rinunciano neppure sotto una bufera.

4a40c19c-e49a-4c37-92fb-8c512d337e6bAl tempo della nascita di John, i keeper  si sono accorti dell'imminente nascita poichè la femmina cercava freneticamente un rifugio, un posto sicuro dove partorire, come era avvenuto anche poco prima che mettesse alla luce Staffello. Un altro evento degno di nota è che, qualche giorno prima del parto e definitivamente dopo il parto stesso, Josè si è allontanato da madre e figlio, come volesse lasciare un po’ d’intimità alla femmina.

Mamma Elizabeth allatta Staffello standosene sdraiata su un fianco, comportamento comune a tutti i tapiri. Trascorso il primo mese di vita, Staffello già alterna la poppata con del cibo solido (carote, cicoria, lattuga e radicchio e frutta varia di stagione come mele, melone, pere, cachi, uva, kivi, banane nonché, frutto di cui i tapiri sono molto golosi, ananas).

I versi che emettono i tapiri, spesso udibili dagli stessi visitatori, sono suoni simili a stridii: un fischio forte e di breve durata equivale a "pericolo"; un fischio più melodico tipo squittìo equivale invece al richiamo.

Dalla corporatura tozza e massiccia, un maschio adulto può pesare 200-250 kg. Una delle caratteristiche distintive è la presenza di una proboscide flessibile, formata dal labbro superiore e dal naso utilizzata per strappare le foglie e cogliere i frutti. Animale prevalentemente solitario e notturno trova riparo tra la vegetazione. È un buon nuotatore e trascorre gran parte del suo tempo in acqua, sia per liberarsi dei parassiti della pelle, sia per trovare riparo dai predatori terrestri, come giaguari e puma. Erbivoro, si nutre di foglie, arbusti, corteccia e frutti, che strappa con la proboscide prensile.

Dopo una gestazione di 13 mesi la femmina partorisce generalmente un cucciolo (raramente due) che rimane con la madre per i primi 6/7 mesi di vita. Il piccolo presenta un caratteristico mantello marrone a strisce e macchie giallo-biancastre necessario per confondersi con l’ambiente circostante e ridurre così il rischio di predazione. Il mantello assume la colorazione uniforme dell’adulto dopo il sesto mese di vita.

Il tapiro sudamericano è una delle 4 specie di tapiro esistenti; vive nelle aree tropicali e subtropicali del Sud America dove frequenta ambienti di foresta pluviale con presenza di acqua. La deforestazione, la caccia per la carne e la pelle nonché la competizione con il bestiame domestico hanno contribuito al declino e alla frammentazione delle popolazioni di questa specie minacciata di estinzione e considerata “vulnerabile” dalla lista rossa redatta della IUCN, l’Unione per la Conservazione della Natura.

La nascita è avvenuta nell’ambito del programma europeo di riproduzione in cattività per le specie minacciate di estinzione (EEP) a cui il Bioparco partecipa, finalizzato al mantenimento di uno stock di animali in cattività per eventuali rilasci in natura.

Il Bioparco è infatti, membro dell’EAZA – Unione Europea Zoo e Acquari – e collabora a livello internazionale con molte istituzioni impegnate nella conservazione delle specie a rischio di estinzione attraverso la partecipazione a progetti che si basano sull’interscambio di animali fra uno Zoo e l’altro che deve avvenire secondo precisi standard, soprattutto dal punto di vista genetico.

Di seguitoil link al Tg Lazio (RAITRE) del 6.12.16 – edizione delle 14.00 sulla nascita dei cuccioli:
https://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-69f18f11-4a75-477f-9549-3008a1cf6893.html
al minuto: 14’ 06”

maggiori info sul sito ufficiale del Bioparco di Roma
https://www.bioparco.it/al-bioparco-e-nato-staffello/

CREDIT FOTO: Archivio Bioparco – Massimiliano Di Giovanni - Myrta Mafai

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